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SCRAPout è un laboratorio in mostra, un evento multidisciplinare in cui: lavoro, manualità e officina nella loro continua mutabilità diventano l'opera, che ha come cornice lo splendido scenario della Cattedrale dell'ex Macello di Padova.


 

In un'epoca in cui le politiche per uno sviluppo sostenibile e la tutela dell'ambiente sono argomenti così sentiti dall'opinione pubblica il termine riutilizzo è diventato parte del lavoro dell'artista, ma a volte anche un comodo espediente per giustificare un proprio percorso personale.  Il connubio Arte/Riutilizzo ha mostrato quanto sia cambiato il modo di fare Arte oggi, il modo di lavorare, l'artista deve essere sempre più attento alla realtà che lo circonda perché la realtà stessa è divenuta più complessa. 

Con il progetto SCRAP l'associazione La Mente Comune vuole dare visibilità e riconoscimento all'Upcycling, movimento culturale spontaneo di artigiani, designers e artisti che creano oggetti di uso quotidiano (elementi di arredo, vestiario, bijoux) riutilizzando in forma creativa materiali di scarto e materiali recuperati ristabilendo un senso etimologico alla parola RIUTILIZZO; (scrap in inglese significa materiali di scarto riutilizzabili), non come metafora o trasfigurazione del concetto stesso, ma come metodologia, strumento e possibile guida nel lavoro dell'artista.


Il progetto SCRAP infatti sostiene l'artigianato come forma d'Arte al pari di altre, in quanto scaturisce dall'esigenza di mischiare tecniche e discipline al fine di rappresentare in maniera esauriente ed ottimale una realtà odierna polivalente ed esasperata nella sua contemporaneità.


 

La collettiva SCRAPout è la possibilità di dare voce non solo ad Arti Visive o Plastiche, ma ad un'immensa realtà composta da artigiani, creativi e specialisti nei settori più disparati, al fine di rivalutare un enorme patrimonio culturale e tecnico che il lavoro manuale  rappresentato in tutte le sue forme ed evoluzioni.

In un presente saturo dalla ricostruzione digitale dell'individuo e dalla rappresentazione di un ego virtuale e globale, la memoria storica dell'umanità, diventa storia e cura dei luoghi che ci circondano e ha bisogno di canoni reali e di rappresentazioni reali del lavoro; il laboratorio e l'officina in questo caso diventano traslato perfetto della manualità e della collettività durante il processo creativo.

SCRAPout è il culmine di un progetto complesso ed articolato composto da: laboratori, recupero della memoria, workshop, campionati di ciclomenccanica. Una visione collettiva una, coscienza collettiva, un'esposizione che non vuole essere l'incoronazione del termine di questo progetto, ma un frame di un work in progress in continua evoluzione.

   "Un bimbo che giocando tra gli scarti di una società alla deriva, crea nuove realtà dai resti di quelle precedenti.” (Tanis Root)​

Lo spazio espositivo

Direzione artistica: Tanis Root feat La Mente Comune 

Bando rivolto ad  artigiani, designers e artisti che creano oggetti di uso quotidiano riutilizzando in forma creativa materiali di scarto e materiali recuperati.

Aperte le iscrizioni alla selezione 

Curatela: Alessandro Bellotto

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